Dichiarazione del segretario generale Uila-Uil Stefano Mantegazza

In merito al rinnovo del Ccnl industria alimentare 2019-2023, sottoscritto questa mattina da Fai-Flai-Uila e Unionfood, Ancit e Assobirra, il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza ha dichiarato:

“questo accordo rappresenta il segno tangibile del fatto che Unionfood, Ancit e Assobirra, in questo momento difficile, hanno deciso di scommettere sui loro lavoratori per contribuire a far ripartire le aziende e più complessivamente il Paese.

119 euro a regime, a parametro medio, rappresentano una cifra importante se solo si pensa che l’IPCA per il quadriennio di riferimento è pari a 60 euro.

La scelta di rafforzare, con ulteriori 5 euro, il welfare contrattuale è un’altra soluzione lungimirante che si accompagna all’obbligo per le aziende che non iscrivono il lavoratore ai sistemi di welfare di garantire prestazione analoga e di mettere 20 euro in buste paga.

Le novità sulla formazione, aperta a tutti, sul lavoro agile e sul diritto alla disconnessione, su una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso un miglioramento del sistema dei congedi parentali, sono risultati altrettanto importanti.

Dispiace e sorprende la mancata firma di molte associazioni aderenti a Federalimentare; dispiace perché come sindacato abbiamo messo in campo tutte le opportunità per evitare una nuova traumatica rottura; sorprende perché con tutte le associazioni abbiamo condiviso i contenuti normativi dell’accordo e definito gli aumenti dei minimi retributivi. È rimasta aperta un’unica differenza, pari a 13 euro e che scatterà ad aprile 2023, che Federalimentare non ha voluto provare a colmare. Un atto grave, difficilmente riconducibile a tematiche negoziali.

Per quanto ci riguarda metteremo in campo, già nei prossimi giorni, tutte le iniziative necessarie, anche di mobilitazione, per ampliare il consenso sul rinnovo sottoscritto oggi”.