Non si possono escludere i lavoratori e i loro rappresentanti da un'intesa del genere

"Basta con la speculazione politica sulle vaccinazioni". Tuona così il Segretario generale UIL PierPaolo Bombardieri commentando l'accordo di Regione Lombardia per un protocollo d'intesa finalizzato all'estensione della campagna vaccinale anti-covid19 alle aziende manifatturiere lombarde.

"E' vergognoso come la Regione Lombardia non perda occasione per dimostrare quanto sia ripiegata sulla sola ricerca del consenso, continuando a dimostrare irresponsabilità e aggiungendo danni su danni di cui si è già resa protagonista.
A quella delibera manca una gamba e lo sanno bene il Presidente e il Vice Presidente della giunta regionale: il Sindacato, perché non si possono escludere i lavoratori ed i loro rappresentanti da un'intesa del genere. Il coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza non è oltretutto una questione di opportunità, bensì un obbligo di legge (Legge 81/2008) a cui ottemperare. Inoltre, nel testo, è macroscopicamente presente anche un vulnus legato alla privacy e al trattamento dei dati sensibili dei dipendenti che spetta al medico competente e non genericamente all'azienda.

L'esperienza dei protocolli sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, firmati nella scorsa primavera da associazioni datoriali e sindacali insieme alle istituzioni, ha dimostrato di funzionare ed ha salvato migliaia di vite dall'inizio della pandemia.
Il protocollo sui vaccini - chiosa il Segretario Bombardieri - deve essere nazionale, vista l'assoluta inadeguatezza di quanto avvenuto in Lombardia e in altre regioni.

Aspettiamo di leggere il piano nazionale per verificare che queste cose non accadano più."