“Nel pomeriggio di lunedì 28 dicembre si è tenuta in modalità telematica, presso il MISE, una riunione del tavolo di crisi per il gruppo AMI (acque minerali d’Italia). Durante l’incontro, l’azienda ha confermato di aver presentato il piano concordatario al tribunale di Milano la notte del 23 dicembre.
A fronte delle richieste avanzate, sia dalle Organizzazioni Sindacali che dalle istituzioni presenti, l’azienda si è limitata ad una sommaria descrizione, rinviando l’illustrazione dei dettagli del piano concordatario dopo l’approvazione da parte del tribunale, che dovrebbe avvenire tra il 14 e il 21 gennaio. Le segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, si dichiarano dunque sconcertate nell’apprendere dagli organi di stampa notizie più complete e dettagliate di quelle fornite dall’azienda al tavolo istituzionale, in particolare sul piano di risanamento che prevede ‘l’uscita di 80 unità da concordare con i sindacati e il Mise’”.
Lo dichiarano in una nota Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.
“Tale atteggiamento – prosegue la nota dei sindacati – è irrispettoso del tavolo istituzionale e dei soggetti che lo compongono, che stanno chiedendo da mesi i dettagli del piano industriale per il rilancio del gruppo per dare risposte a centinaia di lavoratori e alle loro famiglie. Pertanto, sollecitiamo la convocazione da parte dell’azienda per arrivare alla presentazione del piano industriale”.